Tiramisù
all'ananas, tiramisù alla fragola, tiramisù al té verde, con la
panna, con lo yogurt e via dicendo. Queste sono solo alcune delle
ricette che possiamo trovare dopo una breve ricerca su internet. Ma
mi chiedo, sono tutti questi dei tiramisù? O sono semplicemente dei
dolci al cucchiaio, sicuramente buoni (almeno lo spero!), ma che non
centrano nulla con il vero dolce trevigiano? Eh sì, perché forse
non tutti sono a conoscenza che il tiramisù, o meglio il tiramesù,
è nato nella bella Marca Trevigiana, esattamente a Treviso nel 1962,
al ristorante “Alle Beccherie”. Racconta la signora Ada Campeol
che, dopo la nascita del figlio, mentre lo allattava, la suocera
aveva l'abitudine di portarle uno “sbatudin” (uovo sbattuto con
lo zucchero), del caffè e un savoiardo. Le diceva”Magna che te te
tiri sù, che te fe più late”. Da qui l'idea di preparalo per gli
ospiti.
Nel
libro “La Cucina Trevigiana” di Giuseppe Maffioli troviamo la
vera ricetta, quella che è porta come titolo: “Il tiramesù
legittimo delle Beccherie”.
“Montare
a spuma 12 tuorli d'uova con mezzo chilo di zucchero ed incorporarvi
1 Kg. Di mascarpone, ottenedone una crema morbida. Bagnare uno strato
di 30 savoiardi con caffé zuccherato, quanto basta. Spalmare sui
savoiardi metà della crema, sovrapporre un altro strato di 30
savoiardi che si bagnerà con altro caffé, spalmando la superficie
col rimanente mascarpone. Cospargere con del cacao amaro, e passare
in frigo sino al momento di servire.”