In occasione dell’avvio delle celebrazione per il centenario
dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, la città di San Donà di Piave ha
voluto nei mesi passati ricordare con una bella mostra un personaggio che ha
fatto storia con il suo esempio e il suo coraggio ed è stato uno dei tanti
protagonista della Grande Guerra. Mi riferisco alla medaglia d’oro Giannino Ancillotto. Per me la mostra è stata
la possibilità di conoscere un po’ meglio la città. Infatti la mostra si è
svolta presso la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea in Piazza indipendenza dal 18
ottobre 2014, giorno dell’inaugurazione, al 30 novembre 2014. Non a caso
cito la piazza perché è proprio per ricordare questo illustre suo figlio che
nel 1931 la città di San Donà gli volle erigere un monumento alla memoria.
Locandina della mostra |
Ma perché mi sono sentita affascinata dalle vicende di questo
aviatore? Perché attorno a lui arieggia ancora oggi un’aura di leggenda! Per la
sua vita e le sue gesta, quasi cavalleresche, e per la sua improvvisa e
prematura morte.
Gabriele D’Annunzio lo chiamò “ l’ala incombustibile”,
Beltrame nella sua Domenica del Corriere lo rappresentò nel momento dell’azione
con il pallone d’osservazione nemico in fiamme. Infatti venne consegnato alla
gloria perchè abattè il “drago di Rustighè” un pallone frenato da
osservazione. Attorno a questo episodio iniziò il mito e la sua esaltazione.
Cavaliere dell’aria, eroe salamandra,
reso perfetto dal fuoco: tutti questi sono
modi di ricordarlo e di esaltare il mito delle sue vittorie che erano le
vittorie dell’Italia postrisorgimentale nel
ventennio fascista.
Per me rappresenta il volto umano della guerra combattuta paese
per paese. Volete scoprire qualcosa di più di questo intrepido eroe? Venite a
farvi un giro a San Donà e oltre alla visita al suo monumento progettato
secondo la visione della cultura dell'epoca, nel contesto del secondo Futurismo, sarebbe opportuno visitare il Museo della
Bonifica dove è allestita una sezione dedicata alla Prima Guerra Mondiale. Le trincee lungo il Piave dove gli eserciti
nemici si fronteggiarono non esistono più. Ora c’è uno splendido parco
fluviale. Il mito di chi ha vissuto e sofferto anche per la nostra pace e il
nostro benessere si svela ai nostri occhi e come il mistero delle placide acque
della Bonifica si fa più chiaro.
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