mercoledì 25 marzo 2020

DANTE NEL VENETO

Nel giorno dedicato al grande poeta fiorentino, poeta universale, mi piace ricordarlo con quei versi che descrivono gli eventi e i luoghi delle nostre terre venete:

Arsenale
Quale nell'arzanà de' Viniziani
bolle l'inverno la tenace pece
a rimpalmare i legni lor non sani,
ché navigar non ponno: in quella vece
chi fa suo legno novo e chi ristoppa
le coste a quel che più viaggi fece;
chi ribatte da proda e chi da poppa;
altri fa remi e altri volge sarte;
chi terzeruolo e artimon rintoppa
(Inferno, XXI v.7-15)

Ponte Dante



e dove Sile e Cagnan s'accompagna,
tal signoreggia e vacon la testa alta,
che già per lui carpir si fa la ragna.
(Paradiso, IX v.49-51)


Chiesa di Santa Caterina, sorta sul luogo dove un tempo si trovava il palazzo dei Da Camino e dove fu ucciso Rizzardo figlio di Gherardo III        

Feltre
Piangerà Feltro ancora la difalta
de l'empio suo pastor, che sarà sconcia
sì, che per simil non s'entrò in malta
(Paradiso, IX v.52-54)

La torre di Malta a Cittadella


San Zenone degli Ezzelini

In quella parte de la terra prava
italica che siede tra Rialto
e le fontane di Brenta e di Piava,
si leva un colle, e non surge molt'alto,
là onde scese già una facella
che fece a la contrada un grande assalto.
(Paradiso, IX v.25-30)

Casa Gaia a Portobuffolè
Ma qual Gherardo è quel che tu per saggio
di' ch'è rimaso della gente spenta,
in rimprovero del secol Selvaggio?

Per altro sopranome io nol conosco
s'io nol togliessi da sua figlia Gaia.
(Purgatorio, XVI v.133-135; v.139-140)



Riviera del Brenta - Oriago - un tempo zona paludosa  dove fu  ucciso Jacopo del Cassero
Ma s'io fosse fuggito inver la Mira,
quando fu' sovraggiunto ad Oriaco,
ancor sarei di là ove si spira
(Purgatorio, V v.79-81)




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