mercoledì 23 aprile 2014

25 APRILE, FESTA DI SAN MARCO, FESTA DEL BOCOLO



Il 25 aprile, festa del patrono San Marco, è tradizione offrire alle signore e alle giovani ragazze un bocciolo di rosa. Narra la leggenda che Orso I Partecipazio, che fu doge fra l'864 e l'881, avesse una bellissima figlia, dagli occhi così brillanti da essere chiamata Vulcana. Ella si innamorò perdutamente di Tancredi, un trovatore, affascinante e valoroso, ma purtroppo la differenza di classe sociale non permetteva  loro di coronare con un giusto matrimonio, l'amore e la passione che provavano l'uno per l'altro. 




Per meritare la sua mano ed ottenere il permesso del padre alla loro unione, il giovane Tancredi partì e andò lontano, a combattere i Mori con l'esercito di Carlo Magno. Le sue gesta di cavaliere ben presto diedero a lui fama in tutto il mondo.


Un giorno, alcuni cavalieri, guidati da Orlando, arrivarono a Venezia. Si recarono dal Doge e comunicarono alla figlia Vulcana, che il prode Tancredi era caduto valorosamente in battaglia. Prima di morire egli aveva colto una rosa, e aveva pregato Orlando di consegnarla alla sua adorata, come suo ultimo pegno d'amore.

la Fanciulla, presa la rosa, si ritirò nella sua stanza, con il cuore spezzato dal dolore. Il giorno dopo, il 25 aprile, giorno di San Marco, fu trovata morta con il fiore sul petto.

Dal quel giorno, ogni  25 aprile, si usa offrire un bocciolo di rosa alla propria amata,  a ricordo di quell'amore che unì per sempre, nella morte, Vulcana a Tancredi.

Quest'anno, una performace collettiva dipingerà in Piazza San Marco il bocciolo di rosa.  Sarà formato da circa1200 veneziani, coordinati da Elena Tagliapietra, con la partecipazione di Alberto Toso Fei per il racconto della storia.



 manifesto aprile 2014 una orsa per Venezia

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