venerdì 14 agosto 2020

LA CHIESA DELLA MADONNA GRANDA A TREVISO

Il 15 agosto, la chiesa cattolica celebra l'Assunzione della Vergine Maria. A Treviso la festa è particolarmente sentita; ogni anno il sindaco offre un cero votivo al Vescovo durante la messa alla Madonna Granda – la chiesa di Santa Maria Maggiore.

Si tratta di un'antica tradizione che risale agli inizi del XIV secolo. Il 14 agosto del 1300, Gherardo Da Camino ottenne una vittoria decisiva contro il Patrirca di Aquileia ed qualche anno dopo, nel 1302, il Comune di Treviso stabilì di recare ogni anno un'offerta di ringraziamento alla chiesa della Madonna Granda. Ma sappiamo bene che, soprattutto in quei secoli, le sorti di queste famiglie potenti potevano cambiare repentinamente. Dopo la morte di Gherardo e del figlio Rizzardo, ucciso in una congiura, prese i pieni poteri l'altro figlio Guecellone. Una nuova congiura fece sì che egli dovette fuggire verso Serravalle e il palazzo di famiglia fu devastato nei tumulti che ne seguirono. La sommosssa ebbe inizio nella notte fra il 14 e il 15 dicembre, quando le campane della Madonna Granda iniziarono a suonare e tutti gli altri campanili risposero: era il segnale stabilito.

Ecco che dal 1316, come prescritto negli statuti, si iniziò a commemorre la sconfitta e la scacciata dei Caminesi da Treviso. La festa fu abbandonata dopo il 1797 e secoli dopo ripristinata nel 1946.

Il santuario della Madonna Granda costituisce uno dei pochi esempi di edificio religioso quattrocentesco in città. La primitiva costruzione risale al VIII secolo, quando fu eretto, intorno ad un capitello devozionale, un edificio religioso dipendente dall'Abbazia benedettina di Nonantola.

La chiesa fu ricostruita nella seconda metà del XV secolo, quando erano presenti i Canonici Regolari del Santissimo Salvatore.

La facciata con terminazione mistilinea è inusuale in terraferma e ricorda soprattutto esempi veneziani come, ad esempio, la chiesa di San Giovanni in Bragora.

A partire dal 1509, questa parte della città fu interessata dalla costruzione delle nuove mura che dovevano difendere Treviso dai possibili attacchi da parte delle truppe della lega di Cambrai. Le absidi furono demolite e successivamente ricostruite nelle forme attuali.

 

All'interno, un tempietto, nell'insieme ispirato al gusto di Tullio Lombardo, custodisce l'antico affresco rappresentante la Vergine con il Bambino. Venerata dai fedeli trevigiani, e recentemente attribuita al Maestro di Feltre (conosciuto anche come Compagno di Tommaso attivo fra 1350 e 1360) fu presumibilmente più volte ridipinta, data la sua antichità: non era importante il suo valore artistco, infatti, ma il valore spirituale e devozionale per i trevigiani, che, con le loro preghiere, chiedevano grazie alla Vergine.

Fra i numerosi ex-voto, spiccano dei ceppi, posti ai lati dell'immagine sacra. Chi li lasciò accanto alla Madonna?

 Dobbiamo qui ritornare a quegli anni difficili della guerra fra Venezia e la Lega di Cambrai.

 Girolamo Miani, patrizio veneto e uomo d'arme, era allora castellano del Castello di Quero, importante punto strategico allo sbocco del Piave verso la pianura trevigiana, ed incaricato dalla Serenissima della sua difesa. 

 


Il 27 agosto 1511, il condottiero Mercurio Bua alla testa di 300 uomini espugnò il castello di Quero e lo fece prigioniero . Girolamo venne calato in una botola in fondo alla torre del castello. Qui fu legato con una catena fissa al muro, una palla di pietra legata al collo e dei ceppi alle mani. Rimase prigioniero nella torre del castello per un mese.
Poi il miracolo… Girolamo nella sua prigionia invocò la Madonna che il 27 settembre 1511, gli apparve nella cella, gli consegnò le chiavi delle catene, lo pigliò per mano guidandolo nel mezzo dei soldati fino alle mura della città di Treviso. Girolamo promise alla Madonna di cambiare vita se fosse stato salvato dalla prigionia. Abbandonò la vita militare per dedicarsi all'aiuto al prossimo, in particolare all'educazione dei bambini e degli orfani poveri ed abbandonati. È considerato il patrono universale della gioventù abbandonata e fu il fondatore dell'ordine dei Padri Somaschi. Lo vediamo in questa foto della statua di Giovanni Maria Morlaiter nella Chiesa della Salute a Venezia.

 

A Venezia lo si ricorda per aver sostenuto la fondazione dell'Ospedaletto o Santa Maria dei Derelitti. A lui fu inizialmente affidata la direzione del nuovo orfanatrofio ed egli inrodusse nell'educazione dei bambini anche la musica e il canto. Usava condurli in processione per le calli, cantando inni sacri, per catechizzare i poveri e, nel contempo, sollecitare la carità dei ricchi. Miani, fu anche incaricato della direzione dell'Ospedale degli Incurabili, alla partenza del fondatore San Gaetano da Thiene.


Un' ulteriore curiosità: poco distante dall'immagine della Madonna e dai ceppi di Girolamo Miani alla Madonna granda si trova il monumento funerario di Mercurio Bua - proprio colui che lo fece prigioniero! Egli, successivamente, passò al soldo della Serenissima e morì a Treviso nel 1542.


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